Ho il ricordo netto di mia nonna che, negli ultimi anni della sua vita, mentre condivideva la camera con la sua ingenua nipote, muovendo il dito indice avanti e indietro all’altezza del viso, nel dialetto del suo paese di origine, usava ripetermi:
“non diventare vecchia!“
Cara nonna, ho capito che volevi mettermi in guardia dagli acciacchi dell’età! E ora, che sono passati oltre trent’anni, quando mi viene male a un ginocchio senza che abbia fatto nulla di particolare, ti penso; quando mi scroccano le ossa, ti penso; quando mi vedo le mani con le articolazioni nodose, così come le avevi tu, ti penso.
Ma cara nonna penso che invecchierò e raccoglierò al mio meglio ginocchia doloranti, acciacchi vari, mani rovinate e, ahimè, rughe, macchie della pelle e tutto il repertorio del decadimento globale.
Perchè l’alternativa è peggio.
Perchè invecchiare significa che aver vissuto.