Avete presente quella sensazione di straniamento che ti accompagna quando una cosa finisce? Un piccolo vuoto, che non si riesce a definire in un’unica emozione perché è un misto di di malinconia, solitudine, consapevolezza e tanto altro.
Quando finisci una serie tv che ti ha fatto compagnia per qualche ora.
Quando finisci un libro che ti ha fatto compagnia per qualche giorno.
Quando finiscono le relazioni che ti hanno fatto compagnia per mesi.
Un libro ti può deludere nel finale, ma rimane la somma delle sensazioni di tutte le sue pagine. Anche una serie tv può deluderti nel finale così, al massimo, non ne vedrai le successive stagioni.
Le relazioni che ti deludono nel finale, invece, ti fanno mettere in discussione ogni pagina. Si chiama rilettura critica. In genere sono il tipo di persona che guarda avanti, lo ammetto, ma le cicatrici cominciano ad essere tante e ho bisogno di prendere le distanze.
O forse è solo una questione di età ed è giusto così.
Più tardi vengo a commentare Kriss 😊 buongiorno!
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L’errore che commettiamo un po’ tutti nelle relazioni è quello di mettere in evidenza “aspettative”…
Se deludono ci prende quel disagio morale che attanaglia noi stessi perché ci auto incolpiamo… a volte per il quieto vivere o per i figli di tace… Questo fa in modo di aumentare ancora di più le speranze che le cose possono andare meglio e invece non è così perché noi per primi dovremmo capire che quando si tratta di delusioni la responsabilità alla fine è sempre di entrambi e mai di uno solo come spesso siamo abituati a credere. Buona giornata
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sono d’accordo se si parla di relazione romantica.
sul fronte amicizie sono un po’ più critica, poi hai ragione quando dici che la responsabilità è spesso condivisa ma l’amarezza è forte
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Critica … in che senso?
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critica perché resto più delusa da un’amicizia che naufraga rispetto a una relazione romantica/sessuale che non funziona
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