“Che coss’è l’amor“, cantava il mio conterraneo a ritmo di samba o giù di lì.

Che coss’è l’amor

chiedilo al vento

che sferza il suo lamento sulla ghiaia

del viale del tramonto

Vinicio Capossela, 1994

“Che cos’è l’amore? “, mi chiedo io, nonostante abbia l’età per essere colei che dà risposte, piuttosto che fare domande.

Più ci penso e più sono confusa.

L’amore è il compagno con cui decidi di formare una famiglia e avere accanto per tutta la vita? Ho sposato questa versione per molti anni, ma di recente mi sono malamente ricreduta e difatti ora sono sola.

L’amore è tuo figlio che ti sorride? e che magari allarga le braccia per accoglierti in un lungo abbraccio, come quella prima volta quando aveva pochi mesi e dalla culla ha alzato le braccine per farsi prendere? può essere, ma il figlio cresce e gli abbracci diventano sempre più rari, li conserva per gli amici, la fidanzata, la mamma passa in secondo piano.

L’amore è un giovane fidanzato che tra le lenzuola ti guarda come se tu fossi quanto di più prezioso al mondo? no, quella è solo illusione mista a ingenuità condita con resistenza all’invecchiamento; sarebbe bello fosse amore, talmente bello che non è vero.

Amore è la mia amica che capisce quando sto male e cerca un po’ di aiutarmi e un po’ di lasciarmi in pace? almeno un briciolo di amore qua lo vedo, senza dover sceglierne il colore.

L’amore è il grasso felino che ogni notte mi raggiunge e si addormenta attaccato al mio culo? non lo so se questo è amore, ma per quanto mi è dato vivere, si avvicina molto e se l’amore ha una temperatura, questo amore è molto caldo.

Non lo so cos’è l’amore ma forse è tutto questo e nulla di tutto ciò.

Più invecchio più mi convinco che l’amore non abbia nulla a che fare con la persona a cui senti di dire “ti amo“.

Se questa è la miseria

mi ci tuffo

con dignità da Re

sempre Vinicio..