Negli ultimi mesi ho avuto paura, paura di non essere abbastanza, paura di non farcela, paura di deludere i miei figli, paura di fallire.

Ho avuto attacchi di panico, ho scoperto lo Xanax.

Ho avuto paura più e più volte da quando mio fratello si è ammalato.

Una volta sono andata a trovarlo, dopo l’intervento, e sebbene mi abbia accolta con un gran sorriso, per un attimo ho rivisto i lineamenti stanchi e smagriti di nostro zio, pochi giorni prima che morisse; è stata la prima volta che ho avuto paura che morisse.

Quando mio fratello mi ha detto che non c’era più nulla da fare, che il fegato era andato del tutto, game-over, sono stata assalita della paura.

Travolta dalla paura.

Da allora, giorni più giorni meno, la paura è qua al mio fianco.

Paura di non farcela.

Paura di non cavarmela coi miei ragazzi, che non trovino la loro strada.

Paura di perdere la pazienza sul lavoro e mandare letteralmente qualcuno a dare via il cu*o, paura che la mia amica non trovi un altro lavoro.

Paura che mio padre non riesca più a sorridere e mia madre a ricordare.

Paura di essere presa in giro, ed è successo, di credere d’aver trovato un pezzo di cuore quando invece era una fetta di culo.

Paura di svegliarmi una mattina e capire che ho sbagliato tutto, oppure non trovare più cose da amare.

Paura di vivere…