Oramai ho accumulato sufficienti primavere ed esperienze per sapere come reagisco alle situazioni. E ho imparato.
La questione è talmente semplice da sembrare banale. Tutti siamo oberati da mille pensieri e preoccupazioni: il lavoro, le scadenze, i soldi, i figli che crescono, essere sola, a volte il semplice alzarsi al mattino. Spesso si è travolti dagli eventi e prima ancora dai pensieri.
La mia strategia è stare concentrata sull’obiettivo, costantemente.
Mentre studiavo l’obiettivo era macinare esami e laurearmi; poi è diventato passare un importante concorso.
Ora il mio obiettivo è di carattere strettamente personale e non ha a che vedere con la famiglia o il lavoro, ma solo ed esclusivamente con la mia realizzazione personale.
Questa settimana sono stata molto giù e preoccupata per alcune vicende di lavoro e alla fine ho cinicamente affermato che “se non potrò rimanere a lavorare dove sono ora, allora andrò dove piglio più soldi“.
Depressa ma pur sempre pragmatica.
Guadagnare più soldi non mi avvicina al mio obiettivo. Quindi non mi interessa, è lo stesso, se dovrò andare a lavorare da un’altra parte, ci andrò e chi se ne frega.
Idem per l’autocensura a cui mi sono sottoposta. Questa settimana ho visto un nuovo oggetto beauty che ho trovato fantastico, ma ho deciso di non spendere: per finire prima di pagare il divorzio, per avere domani i soldi per un mega tatuaggio, per mille motivi. E’ stato facile rinunciarvi quando ho realizzato che non era un tassello verso il mio obiettivo.
Focalizzazione.
Tieni gli occhi fissi sull’obiettivo, non importa quanto ambizioso sia, tienilo sempre a mente ed evita le distrazioni.
In questo modo anche il lavoro assume un peso diverso, i vari casini dei colleghi li lascio in ufficio e tutto diventa più leggero. Il lavoro è il mezzo con cui mi guadagno da vivere e mantengo i miei figli, mica è la mia vita.
Avere un obiettivo personale è un’ottima strategia per sopravvivere a certe pochezze o, se ci dovessi incappare, a una pandemia.
Andiamo avanti così, tutto a dritta!
