Figlio mi offre un donuts, dicendo: “da McDonalds c’era l’offerta e ne ho presi due“. Io sorrido e declino, accampando la solita scusa dei quattro chili accumulati durante la quarantena. E in tutta risposta il sangue del mio sangue, l’amore della mia vita, la gioia dei miei occhi, inciampa e dice:
Ma mamma, io mangio molto più di te e non faccio allenamento come te, mica vado a correre, eppure sono magro e me lo mangio!
figlio 17enne in un attimo in cui era distratto e voleva essere tenero con sua madre
Ho trattenuto qualche parolaccia, ho bofonchiato qualcosa riguardo l’età e il metabolismo e ho concluso dicendogli di mangiarsi quello stramaledetto donuts.
Perché, parliamoci chiaro, una delle prime cose che cambia con l’avanzare dell’età è la capacità di smaltire i chili di troppo e la facilità con cui ti crescono magicamente delle pagnotte sui fianchi o sui glutei o sulla panza (o in tutti e tre i posti).
Il primo chilo di troppo lo attribuisci agli aperitivi con le amiche o alle magnate notturne di nutella. Il secondo è figlio di un weekend di bagordi. Il terzo chilo, embè, non c’è due senza tre. Al quarto chilo quella gonna che tanto ami si è ristretta ma la conservi lo stesso perché, non si sa mai, potrebbe allargarsi di nuovo. E poi aggiungi giustificazioni a piacere fino al numero di chili che, da un giorno all’altro, ti ritrovi addosso.
Perché è esattamente così che accade. Da un giorno all’altro. Una mattina, pur continuando a mangiare come prima, pur mantenendo le stesse abitudini di movimento, inizi a ingrassare e, se sei fortunata te ne accorgi al quarto-quinto chilo, ma se sei distratta ti ritrovi a fare il cambio di stagione senza nulla che ti stia a misura.
Quando accade questa catastrofe? dipende: a volte a 40 anni, c’è chi arriva indenne fin quasi ai 50, ma tanto il momento arriva. Chi prima chi dopo, nessuno si salva (tranne quei pochi che mangiano come buoi senza ingrassare un etto e con ogni probabilità hanno venduto l’anima al diavolo e catalizzano l’invidia degli amici).
Volete dirmi che non avete almeno 3 o 4 amiche che all’improvviso hanno iniziato a correre alla mattina presto? o che vi messaggiano chiedendovi di “andare a camminare“? E credete che le improvvide iscrizioni in palestra siano dovute alla voglia di conoscere gente e guardare culi? e chissà perché la maggior parte dei clienti alla Decatlon è sovrappeso.
Strategie alternative al movimento prevedono di mangiare meno. O mangiare meglio. E così diventano tutti esperti su quale sia la giusta quantità di pasta da mangiare e riscoprono, udite udite, le verdure: persone che mai avevano osato avvicinarsi a una melanzana, ora al ristorante ordinano verdure grigliate, preferibilmente con poco olio. I più tecnologici scaricano uno di quelle app sul cellulare che ti consente di contare tutte le calorie che mangi e ti insegna qualche nozione sui cibi e diventano fanatici della pizza integrale.
Le donne più creative mettono su l’amante, ma questa eventualità meriterebbe un post a parte e non è questa la sede.
Ovviamente tutte le tecniche per arrestare l’ingrasso hanno degli effetti collaterali: ad esempio l’attività fisica deve essere fatta gradualmente e con costanza ed è facile stancarsi dopo le prime settimane, così come la palestra. E vogliamo parlare delle ginocchia che scricchiolano quando proprio non iniziano a fare un male maiale? Sulle app il problema è lo stesso, quello della costanza, e poi possiamo dirlo che mangiare è bello e trattenersi è una sofferenza.
Sulle conseguenze dell’avere l’amante, beh, potete immaginare.
E io? io che faccio?
La app per contare le calorie l’ho utilizzata assiduamente per ben una settimana e mi ritrovavo a cenare con pomodori sconditi perché avevo terminato “il budget giornaliero delle calorie“; mi sono detta che, ok va bene, ma anche no.
Sul lato movimento, a parte la palestra (che non ho mai sofferto in tutta la mia vita), direi di avere fatto più o meno tutto. Ho iniziato a correre e ho scoperto di essere una pippa-a-pedali ma dopo qualche anno, tra stop e riprese, sono minimamente meno pippa e questo mi basta. La sostanza è che correre mi piace quindi, anche se non è decisivo per perdere peso, lo faccio e mi dà soddisfazione.
Non ho iniziato a mangiare pane e pizza integrale perché è una vita che mangio integrale e lo faccio perché mi piace; e non consumo un piatto di pasta da quando mi sono separata, ovvero oltre un anno fa.
Quindi? Quindi niente. Il mio consiglio, sempre, è guardare alla salute e la salute mentale non è meno importante di quella fisica. Mettere qualche chilo con l’avanzare dell’età è fisiologico quindi poche storie e via. Per quanto sia encomiabile cercare di non diventare una botte, credo sia deleterio per una persona inseguire standard di bellezza irraggiungibili, siano le immagini di Instagram o la propria forma dei vent’anni. Stare attenti alla propria salute comporta anche non ingrassare come una balena, sono d’accordo, ma la salute passa anche dallo stare bene con se stessi e guardare oltre un unico elemento, sia il peso o l’aspetto fisico in generale.
Quindi va bene così. Continuo a correre e cerco di mangiare correttamente ma senza diventare fanatica o farmi troppi problemi e comprerò qualche abito più largo.
Concludo dicendo che, a conferma del fatto che vivo come scrivo, quando questo post verrà pubblicato io sarò in compagnia di bella gente a mangiare buon cibo e bere buon vino quindi….