Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non mi pesa essere single a San Valentino. Non tollero le situazioni forzate, le atmosfere costruite e credo che la cenetta per il 14 di febbraio sia quanto di più forzato e costruito si possa ideare (e se proprio quella sera sei in pre-ciclo e hai un mal di tesa della madonna? o tuo figlio è malato? che fai, ti godi la cena? non ci credo!).
Da neo-divorziata potevo inacidirmi, lo ammetto, invece sono molto più rilassata e questo mi conferma che ho preso la giusta decisione. E se c’è una cosa che ho imparato nel percorso separazione-psicoterapia-divorzio è che io sono la persona più importante di cui devo prendermi cura. Non posso certo aspettarmi che un marito, o un’altra persona, possano farlo per me.
Sicché questo San Valentino lo voglio dedicare a me stessa, a chi non ha bisogno di avere un uomo accanto per essere realizzata, a chi non ha bisogno di conferme esterne, a chi sa sorridere da sola.
Amo la mia indipendenza (e sono ricambiata)
