Scherzi dell’età

Quando ero un’adolescente ero davvero una rompiballe.

Dopo l’instupidimento per una nota band inglese nel periodo delle scuole medie (era stupido il mio modo di essere fan, non la band inglese :-), ho iniziato la mia personale fase “sono arrabbiata col mondo lasciatemi stare solo io conosco la verità“.

Vestivo con le t-shirt di mio fratello che mi coprivano fino alle ginocchia e indossavo sempre un consumatissimo giacchino di jeans pieno di strappi che avevo decorato io stessa. Non ascoltavo più la musica pop e, anzi, snobbavo chi seguiva la musica mainstream. Leggevo quasi esclusivamente letteratura russa, in particolare Dostoevskij e Cechov, e ricordo di aver letto un romanzo di un miliardo di pagine per raccontare la storia di un uomo che nella sua vita non aveva fatto nulla (è questo).

Mancava solo che iniziassi a suonare in una band per portare a termine la mia metamorfosi da ragazzina-graziosa a punk-a-bestia e difatti le mie nottate dei 20 anni le ho trascorse a menare corde in giro per la provincia.

Durante quegli anni ascoltavo continuamente Stevie Nicks, al punto che credo pure mia madre conoscesse i testi a memoria, anche se non parla una mezza parola di Inglese, dato che tenevo il volume a prova di sordità.

Poi gli anni passano e le esperienze cambiano e ho già parlato di come la mia vita sia andata all’incontrario anticipando e posticipando tappe in modo non convenzionale (devo autocitarmi? va beh, il post si chiama La mia vita a testa in giù).

Ne volete un altro esempio? qualche giorno fa, dopo aver sentito la sua versione di Zombie dei Cranberries, mi è capitato di sentire il nuovo singolo di Miley Cyrus, Midnight Sky e mi è entrato in testa peggio del più subdolo jingle pubblicitario: I was born to run, I don’t belong to anyone…

A tredici anni solo Stevie Nicks, alla soglia dei cinquanta ti meriti Myles Cyrus!”

La Krissy a se stessa, qualche sera fa

Però da qualche parte, tra i 13 e i quasi 50, devo averci visto giusto, perché questa mattina mi sono svegliata con questa cosa qua e, devo riconoscerlo, mi ha fatto un po’ sorridere:

ps: sono ancora punk-a-bestia ma quel giubbino di jeans non lo porto più e, soprattutto, indosso t-shirt della mia taglia

pps: si accettano illazioni su quale sia la band inglese per cui mi ero instupidita.

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