Caro Danny,
ieri sera ho bevuto il tuo ultimo Sagrantino, anno 2012, e per fortuna non ero sola.
L’ho accompagnato con del filetto al pepe verde che ho preparato a cottura lenta, nuova fissa della cucina; credo che avresti apprezzato.
Manchi tanto, davvero tanto, e cerco modi per averti con me: il tuo vino, il tuo sito, le tue foto.
Ma sto bene. Resisto. Lavoro, ancora mi incazzo con i parassiti che rubano lo stipendio e i fornitori che sperano che io non capisca un tubo di computer; i primi li intimorisco e i secondi li prendo per sfinimento.
Ho programmato delle gite fuori città, delle notti in città lontane.
Ho mangiato le moeche e le lumache per la prima volta; a te avrebbero fatto schifo, lo so.
Ho comprato i biglietti per un solo concerto, a novembre, lontanissimo. Non lo so come reagirò la prima volta che tornerò a un concerto; entrare lì sarà come un tuffo nei ricordi, nei mille concerti che abbiamo vissuto insieme. Dovrò ricordare di mettere mascara water-proof.
Ma una cosa per volta. Al momento ho bevuto il Sagrantino ed è già è stato un grande passo.
Un piede davanti all’altro. Un passo per volta.
tua sorella sempre
🤗
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piano piano…
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