A gennaio ni sono regalata un weekend in Romagna e sono tornata con un nuovo tatuaggio (ebbene sì, per chi mi conosce, ho iniziato a tatuarmi pure sul lato destro).
Ride like the wind suonata dai Saxon è il pezzo che suonava sempre mio fratello sul confine verso la Spagna, in ogni condizione di tempo e di mezzo di trasporto: sì, anche in moto, soprattutto in moto.
Ride like the wind è il pezzo che abbiamo suonato per accompagnare mio fratello nel suo ultimo viaggio, dalla camera ardente al forno.
Il bicchiere di vino, rosso, rappresenta la nostra abitudine di sbocciare bene e mi ricorda quell’ultimo Sagrantino che abbiamo condiviso.
Il bicchiere è incontrovertibilmente mezzo pieno. Perché è così che voglio imparare a vedere la vita.
Sì, è stata una sfiga atomica perdere mio fratello ma l’ho avuto al mio fianco, per me, per quasi 50 anni.
E così deve essere per ogni cosa che mi passa davanti.
Il mio lavoro è difficile? sì, ma mi sta dimostrando che ce la posso fare. Ho perso tempo a frequentare un uomo che si è rivelato un errore? almeno ho imparato a fare bene il Negroni e ho capito a quali segnali devo dare peso.
Il bicchiere mezzo pieno, sempre.
Ho bisogno di tenere a mente questo concetto ogni giorno, ma soprattutto oggi, giorno 20, in cui un po’ muoio nel ricordo e sono costretta a risorgere dalle mie ceneri il giorno successivo.
Ciao Danny, ogni bicchiere di vino rosso che alzo, io lo dedico a te.

Ps: il tatuaggio è opera di Lorenzo Anzini (@loreprod), artista favoloso e molto romagnolo che trovate a Cattolica al @nerodiseppia.
Mezzo pieno, sempre, con la nobile eccezione del tutto pieno.
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anche tre quarti andrebbe bene
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