Sono stata ad Amsterdam con le amiche, dopo esserci stata diversi anni fa con la famiglia e i figli piccini. Amsterdam con le amiche batte Amsterdam con la famiglia, anche se non riesci a visitare la Casa di Anna Frank perché è tutto esaurito per settimane.
Ho rischiato di tornare con un nuovo tatuaggio, ma dopo la gita in barca, con lo stomaco sottosopra, ho preferito evitare.
Ho rischiato l’arresto. Non per per consumo di sostanze illegali, non per reati connessi alla prostituzione, bensì perché sono salita sul tram e nonostante le mie premure avevo perso il biglietto abbonamento per 3 giorni. Ho scroccato la corsa e il giorno successivo ho fatto un nuovo biglietto per il tempo che mi restava da trascorrere in città .
Ho camminato un numero impressionante di passi, in totale 45 km in 4 giorni, che valgono come tre perché il transfert da e per Eindhoven in treno è durato parecchio. Sulla scia della sensazione come viaggiano bene le mie gambe, ho detto di sì alla mia amica che ha chiesto di fare insieme il cammino degli dei (Kriss ma pensaci prima di rispondere, cretina che non sei altro!!)
Ho fatto il giro in battello e non ho vomitato ma porco-giuda che fatica!!!
Ho fatto un giro serale nel quartiere a luci rosse e ho maturato opinioni contrastanti.
La Kriss che ha studiato economia ha visto l’opportunità di business ottimamente sfruttata attraverso la disciplina di qualcosa di potenzialmente dannoso e pericoloso; la Kriss femmina ha visto la mercificazione dei corpi, manco velata come in talune pubblicità, ma spiattellata ai quattro venti; la Kriss romantica, una parte microscopica, ha visto sesso ridotto a mero atto fisico votato alla soddisfazione personale, al pari della corsa o della ginnastica, e trovo sia una versione riduttiva di qualcosa di bello.
Ho visitato, di nuovo, il museo Van Gogh che da solo vale il viaggio, ovviamente se amate minimamente l’arte. Se non ci credete vi invito a dare un’occhiata a questo video (link), seppur ambientato in una ipotetica Parigi.
Ho passeggiato lungo i canali e ho sentito così spesso odore di maria da ritenerlo parte del pacchetto. Sì, lo so cosa volete sapere, sì, sono stata in un coffeeshop, no, non racconterò nulla.
Ho mangiato per la prima volta in un ristorante thai e mi è piaciuto moltissimo! Ora sto cercando ristoranti qua in zona ma è una desolazione. Ho mangiato anche al ristorante nepalese, ma onestamente l’ho trovato simile all’indiano (perdonatemi, non sono esperta).
Ho bevuto birra, Heineken e altre, e un sacco di smoothie con frutta e verdura. Non ho bevuto vino, ma ora che sono tornata recupero!
Ho portato a casa un quadro, non un Van Gogh purtroppo, ma una cosa carina da mettere in camera che mi ricorda la mia, seppur breve, vacanza.









Cos’altro? direi di avere detto tutto e vi lascio i miei consigli in pillole per una capatina ad Amsterdam.
- Volate su Schiphol con il bagaglio a mano poi usate i mezzi pubblici: i tram sono frequenti e servono tutta la città (un biglietto valido 3 giorni costa 20 euro)
- Prenotate prima di partire i musei e le attrazioni: casa di Anna Frank, museo Van Gogh, museo Rijksmuseum, ecc… La gita in battello invece si prende anche direttamente sul posto ma online costa qualcosa di meno.
- Non portatevi tanto contante, in diversi posti NON lo accettano ed espongono il cartello PIN ONLY (solo pagamenti elettronici con pin), compreso al mercato.
- Concedetevi un peccato di gola e assaggiate una fetta di Appletarte (torta di mele), magari al Winkel 43
- Cedete a qualunque peccato vi muova, perché Amsterdam lo permette e Amsterdam lo incoraggia.
Buon rientro a me e buon viaggio a chi parte!

ps: questo è il mio 200° post e sono contenta parli di un viaggio
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