PINO e GERALD, una guerra intestina

Forse non l’ho mai raccontato qua, ma oltre 10 anni fa tenevo un blog dove raccontavo le peripezie di una madre lavoratrice con il progetto di laurearsi in economia e i protagonisti narranti erano i miei quattro neuroni, ossia Pino, Dino, Gino e Mino (precisazione: laurea conseguita senza perdere il lavoro e senza affamare i miei figli).

Il prode Gino perì dopo un esame particolarmente impegnativo, impegnativo perché la docente era una testa di ca**o, non perché fosse così tanto difficile, e solamente Pino, Dino e Mino mi portarono fieramente alla corona di alloro (che, per la cronaca, non ho mai veramente ricevuto, nonostante laurea triennale prima e specialistica dopo, va beh..).

Non pensavo a Pino e ai suoi fratelli da tanto tempo, che bei ricordi!!!

E Gerald invece chi diavolo è?

Quando sono andata ad Amsterdam con le amiche è comparso Gerald.

Uscivo da una relazione conclusa da un po’ e che non era stata particolarmente soddisfacente dal punto di vista sessuale (per usare un eufemismo e perché questo non è un blog di esperienze sessuali ma, come scrivevo in altra occasione, le delusioni da letto sono ottimo argomento comico) e diciamo che pure prima di quella relazione il periodo di magra era stato lungo e freddo.

Ad Amsterdam vedevo un sacco di uomini belli, ma un sacco sacco belli, sicché il prode Gerald era sempre lì a fare capolino. Ebbene sì, Gerald è il mio ormone.

In giro tra un canale e un museo incrociavamo soggetti decisamente affascinanti e la mia amica, senza manco girarsi a guardarmi, chiedeva “come sta Gerald?“.

Insomma, Gerald ha prepotentemente fatto capolino nella mia vita e si è messo lì, a fianco di Pino, e si è presentato.

“ehilà, come va? io sono Gerald, l’ormone impazzito”

“Ciao Gerald, io sono Pino, il capo dei tre neuroni di questa squilibrata, vedi di stare un po’ buono che già abbiamo il nostro bel daffare senza che te ti svegliassi!”

Ecco, convivo con codesti soggetti.

Che è un po’ come dire pensiero e azione; Yin e Yang; diavoletto su una spalla e angioletto sull’altra; pastiglia rossa o pastiglia blu; testa e libido. A volte vanno d’accordo, mentre altre se le danno di santa ragione; a volte prevale uno, altre volte è un casino assurdo.

Per fortuna che al momento Gerald si è messo buono (chissà quanto dura), anche perché sono tornata nella mia cittadina di provincia, al mio lavoretto di provincia, a gestire la mia famigliola e il caro Pino mi ha suggerito alcune cose importanti.

La prima è che il mio tempo è la risorsa più preziosa che ho e devo scegliere molto bene a chi donarlo.

La seconda è che ho bisogno di fare movimento. Quando vado a fare anche solo 40 minuti di camminata veloce, ascoltando podcast interessanti, paradossalmente dopo ho più energie, meno fame, meno voglia di bere alcolici, insomma tutta salute (nonché un passo indietro sul baratro dell’alcolismo, ma non diciamolo ad alta voce).

E devo ringraziare Pino, che mi ha ricordato da dove vengo e, soprattutto, che io sono un treno in corsa con una direzione precisa.

by Kriss

Qua e là in giro per il post ci sono dei link. Se leggi questo post dalla tua mail sappi che non vedi l’immagine in testa. Qua hai il link dell’intero blog. Grazie della visita.

Appendice: le gif di questo post sono tratte dalla serie Netflix, The Witcher, tratta a sua volta dai libri di un polacco dal nome impronunciabile e dai videogiochi ispirati ai libri che, mi dicono, siano stupendi! Ma manca ancora la mia preferita, eccola:

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. onil52 ha detto:

    Dimmi come scrivi e ti dirò chi sei!onesta, senza veli.Gerald fa venire l’ansia da prestazione ai più inesperti o imbranati.Poco male.Selezione naturale, da subito, alla Darwin.Interessante la papera nel sottopasso.Dove si trova se si può sapere?

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    1. Kriss ha detto:

      Ho 50 anni, mica posso stare qua a fare finta e poi Gerald è esigente come la padrona!

      La foto è stata scattata nel sottopasso a Bardolino che porta dal parcheggio al lungo lago, giorno 21 agosto scorso

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      1. onil52 ha detto:

        Brava.Il mezzo del cammin di nostra vita una volta erano 35,adesso proprio 50.Andavo matto per 40enni e 50enni,quando ne avevo 30.Perchè?mature ,pronte da raccogliere come l’uva,a settembre, non acerbe.Il tuo non mi sento vecchia è inutile.Se uno ci pensa bene è proprio la metà del percorso il punto più bello.Passo e chiudo.

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      2. Kriss ha detto:

        più dell’uva preferisco il vino 😂

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