Natale e Capodanno sono i classici momenti in cui ti sorge la tentazione di messaggiare:
- l’ex con cui hai chiuso da un po’ ma che durante le feste ti torna in mente e magari pensi che a Natale non sarebbe stato male averlo accanto;
- il tizio che ti piace ma che, educatamente, ti ha fatto capire che non c’è trippa per gatti. Tra te e te pensi: “Gli mando solo gli auguri senza secondi fini“; quando in realtà c’è un fine primario che non è fare convenevoli auguri di buon anno.
Nel primo caso vai ad aprire uno di quei vasi si pandora che portano solo catastrofi: se ti risponde, magari ti fai pure un’appagante sessione di ginnastica amatoria fine a se stessa e se non ti risponde ci rimani male.
Nel secondo caso stai pur certa che non ti risponde, quindi, abbi un po’ di dignità e volta pagina.
Mi sono sempre considerata una persona razionale, che non si fa raggirare o abbindolare, eppure questi passi falsi li ho commessi pure io. Perché? perché noi femmine dobbiamo ricadere negli stessi errori?
E’ esattamente questo il punto. Rivivere gli stessi errori. Perché dare un’altra possibilità a qualcuno, a una situazione, quando è lampante che nulla cambierà? è un modo per non affrontare il fallimento? o meglio, per rimandarlo, dato che non è certo piacevole ammettere con se stesse d’aver dato fiducia alla persona sbagliata o di essersi innamorate di un narcisista cronico, così è più facile tirare avanti e sperare.
Concludendo, non fatela quella telefonata di auguri; non inviatelo quel messaggino apparentemente disinteressato di buon anno. Non porterà a nulla di buono. Nel migliore dei casi non ottiene risposta e provoca delusione. Nel peggiore riapre ferite profonde o situazioni ambigue.
Non premete sul “chiama“, non premete su “invia“. Vogliatevi bene.
(e se siete la persona che riceve messaggi del genere, per pietà, non rispondete)
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