La Solitudine

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La solitudine è il mio stato naturale, ora l’ho capito.

La solitudine è la compagna costante della mia vita.

Io non so cosa significhi avere qualcuno al proprio fianco, se escludo mio fratello che, per l’appunto, era un fratello quindi aveva comunque la sua vita intensa oltre il nostro rapporto.

Me ne rendo conta ora, ora che guardo e osservo le vite di altre persone con gli occhi di una persona adulta e, lasciatemelo dire, consapevole.

Perché quando ci vivi in una situazione, mica capisci se è giusta o sbagliata, ci vivi in mezzo e stop. Se da quando sei bambina ti ripetono che sei brutta o che sei bella, alla fine ci credi, non ti poni domande, ci credi e basta. Stessa cosa se ti trattano come qualcuno che non ha mai bisogno di nulla: alla fine te ne convinci e, nonostante le capocciate, ti tiri su le maniche e corri.

E così sono cresciuta io. In una famiglia vecchio stile dove i miei lavoravano sodo, ma di lavori modesti, quindi con pochi soldi e poche opportunità. Mio padre sempre al lavoro e quando era a casa non bisognava disturbarlo. Mia madre che aveva occhi solo per mio fratello.

Mai una parola di conforto.

Mai un gesto di affetto.

Nessun sostegno emotivo.

Manco pacche sulle spalle, nemmeno per i miei successi professionali, era tutto ordinario per la mia famiglia.

Quello era lo standard per me e, sebbene ne soffrissi, credevo di essere io quella strana, quella bisognosa di attenzioni che, detto tra noi, non è una bella caratteristica.

Poi mi sono sposata. Evidentemente mi bastava avere a fianco un uomo che mi sostenesse un pelo di più di quanto non ha fatto mia madre.

Un pelo di più…

Pure quello è volato via e il matrimonio è naufragato. Credo che il mio ex marito, di me, nonostante 18 anni vissuti insieme, sappia molto poco; e quello che crede di sapere probabilmente è errato.

Per anni mi sono creduta storta io. Perché provavo questo bisogno che qualcuno mi amasse? di un qualunque amore, fosse quello materno o quello di un marito.

Ho continuato a cercarlo quell’amore, ma se cresci storta, è quasi impossibile raddrizzarsi da adulta.

Poi ho fatto psicoterapia. Prima per affrontare la separazione e anni dopo per gestire il lutto della perdita di mio fratello.

Ed è stato lì che ho colto l’analogia tra il rapporto con mia madre e quello con il mio ex marito. Insomma, me la sono andata a cercare!

Ho anche capito, per fortuna, che quello non è l’unico modo di rapportarsi con chi sostieni di amare, anzi. Io ho subito un rapporto malato, nel primo e nel secondo caso, che mi fanno prediligere la solitudine. Ma conosco amiche che hanno madri amorevoli e incoraggianti; conosco amiche che stanno felicemente con lo stesso uomo da 20 e passa anni e stanno bene. Magari sono situazioni rare, ma esistono.

La mia vita mi ha portato a credere che stare soli è meglio; è meglio che stare male assortiti, questo è sicuro, ma non è meglio in assoluto (che banalità che ho scritto!).

Quindi qual è il messaggio finale di questo sproloquio? che ora cercherò qualcuno che mi sostenga e si prenda cura di me? no, non penso proprio, come scrivevo prima, se cresci storta non è più possibile raddrizzarsi a 50 anni. Poi mi sono troppo abituata a fare da me: incluso sostenermi, incoraggiarmi e complimentarmi con me stessa.

Ma non mi tengo più dentro nulla. Ciò che penso, riguardo a quanto passato nella mia vita, lo esprimo, anche se farà soffrire qualcuno, perché non sono più il materasso di nessuno.

Se io me ne sono fatta una ragione, sapranno farsela pure gli altri e, se non ci riescono, pazienza.

Nota a margine: il giorno di Natale ho ospitato a casa mia, ho cucinato e tutte cose e ho fatto sedere madre ed ex marito uno accanto all’altra. E li guardavo sorseggiando Amarone e pensando tra me e me: “non mi fa più male il vostro sostegno negato, ora ho capito come vivere da persona storta“.

11 commenti Aggiungi il tuo

  1. Enri1968 ha detto:

    Beh dopo la lettura del post ti auguro buon 2022 per come ti senti e sentirai meglio!
    🙂

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  2. @draconide ha detto:

    Puoi soltanto risalire adesso… E penso proprio che tu abbia gli strumenti per poter iniziare a cambiare le cose intorno a te. Buon anno cara Kriss, son certa che questo sia l’anno del riscatto personale, facciamone buon uso. ❤️

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    1. Kriss ha detto:

      è un percorso lungo, purtroppo, importante tenere occhi fissi su obiettivo 🥲

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      1. @draconide ha detto:

        E tu sei una donna molto testarda e determinata per rallentare il passo. ❣️

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  3. LatteScaduto ha detto:

    Non ho capito qual è la tua soluzione a questa tua situazione. Dici no a un altro uomo…..
    Sono davvero seriamente interessato a questo argomento, perché anch’io vivo solo dopo quasi 20 anni di vita in 2, non tornerei a convivere nemmeno se mi minacciassero di morte, eppure sento un vuoto, mi sento in sospeso come se fossi in una situazione temporanea in attesa di quella definitiva che non sommeno io quale potrebbe essere, visto che ho già ciò che desidero.
    Se mi chiedo di esprimere un desiderio, mi rendo conto che mi trovo già nella situazione che desidero.
    E allora perché ogni tanto mi guardo attorno,in questa casa, ascolto il silenzio e mi chiedo “ma cosa ci faccio qui?”.

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    1. Kriss ha detto:

      non c’è una soluzione purtroppo
      😔
      la mia vita è questa ma almeno ho superato delusione madre e separazione.
      la mia vita mi piace.
      se arriverà un uomo sarà come la ciliegina sulla torta ma, come ho già avuto modo di dire pure qua, io voglio la torta, l’importante è la torta, la mia vita

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      1. LatteScaduto ha detto:

        Anche a me la vita piace eccome, anche se resta questa eterna insoddisfazione… che forse è proprio il motore della vita.

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      2. Kriss ha detto:

        mi sa che hai colto il punto molto meglio di me
        🧡

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