La prima volta che ho viaggiato da sola avevo poco più di 20 anni e ho fatto il tour delle città imperiali in Marocco (era un tour di un’agenzia).
Fu un’esperienza bellissima!
Ricordo di avere portato con me solamente abiti che mi coprivano fino alle caviglie e pantaloni e maglie larghe e di avere scattato 5 rullini di fotografie; ebbene sì, le foto si facevano con la pellicola, poi si portavano dal fotografo che doveva svilupparle e stamparle, insomma, roba di altri tempi.
Quando mio fratello mi venne a prendere all’aeroporto, ricordo che ci fermammo per un caffè e lui insistette perché chiamassi mamma. “Ma tra 30 minuti siamo a casa“, ho ribattuto, ma mi fece capire che i matusa erano parecchio in pensiero.
Così cercai un telefono pubblico, altra cosa di altri tempi, e chiamai.
Qualche anno dopo mi sono sposata, anzi sono rimasta incinta e mi sono sposata, e le occasioni di rimanere sola anche solamente per qualche ora me le sognavo; figurati un viaggio in solitaria.
Ci sono voluti oltre 20 anni perché tornasse ad accadere: dovevo andare a Dublino con il mio fu-marito, poi partii da sola. Certo, parlo inglese, migliorabile ma mi faccio capire, e ho trascorso tre giorni da regina.
Da lì non mi sono più fermata: tre mesi dopo sono volata a Bruxelles a fare foto e non spiccico una parola di francese.
Dopo è stata una discesa, ultima la mia breve vacanza a Lisbona, una città dove non ero mai stata prima e di cui non parlo la lingua.
Tutto funzionale al viaggio super che voglio fare verso Est, tra uno o due anni al massimo, che organizzo in solitaria dato che nessuno è così pazzo da seguirmi.
Perché parlo di tutto questo?
Perché è di questi giorni la notizia dell’arresto in Iran di Alessia Piperno (link alla notizia su Il Post) che mi trova in apprensione.
Il padre lancia l’appello, la Farnesina che si muove (e se penso all’attuale ministro non posso che preoccuparmi ulteriormente), le rivolte in Iran che continuano, insomma, una brutta brutta situazione.
E cosa devo leggere? valanghe e valanghe di commenti dal tono “cosa è andata fare là” oppure che “se l’è cercata” e altre merdate del genere. Fosse pure andata in vacanza, cosa cambia? quando accadrà che la gente apra un po’ la propria testa e vada oltre il proprio naso? quando smetterà questa gente di leggere ogni cosa unicamente dalla propria individuale prospettiva?
Perché non provano a fare uscire un po’ il loro corpo da casa, poi dal quartiere, poi dalla loro città e la loro mente dai telefonini, dai social, dalle false esperienze? è molto da vecchia suggerire di essere un po’ meno passivi nel consumo social? forse. Ma io sono una vecchia che ha viaggi già pronti e organizzati e altri in mente, e non si fermerà .
Alessia deve essere liberata e deve potere tornare a viaggiare. E deve essere possibile per ogni donna, iraniane incluse, viaggiare e camminare per il mondo.
Anche se in Italia siamo pieni di bifolchi – di ogni sesso – che ci vorrebbero relegare tra le mura domestiche a sfornare figli e cucinare il ragù; ma fatevelo da soli il ragù!
Link alla pagina Instagram di Alessia Piperno @travel.adventure.freedom
(ecco, non era andata in Iran per spegnere le 30 candeline, come qualcuno ha bofonchiato, ma era in viaggio come del resto sta facendo da due anni e passa)

Come al solito qua e là in giro per il post ci sono alcuni link. Se leggi questo post dalla tua mail sappi che non vedi l’immagine in testa, ma non ti perdi nulla perché è un mio selfie con la Torre di Belem alle spalle (solito link al blog).
Oggi è il mio ultimo giorno di malattia, ben tre giorni in tutto, quindi ho più tempo per scrivere, ma è probabile che da domani sia di nuovo incastrata nella mia vita. Comunque grazie di essere passato e aver letto fino a qua e ci sentiamo presto.
Condivido tutto. I commenti beceri sulla vicenda purtroppo ci saranno sempre, come gli idioti. Bisogna solo ignorarli.
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Infatti la prima reazione è ignorarli! Poi mi sale la carogna e credo sia giusto dire qualcosa perché non deve passare per normale il potere dire peste e corna della vita altrui secondo me!!
è che faccio fatica a mantenere la calma!!
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Succede anche a me. A volte rispondo d’istinto forse pure in modo più aggressivo, a volte ignoro. Ma di base so che ‘sta gente non sta bene con se stessa. Sono loro stessi la ragione del proprio malessere.
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eterni frustrati, esatto
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Ho fatto un solo viaggio da sola: a Merano, tra l’altro per lavoro. Fu una bella esperienza, mai più ripetuta. Poco tempo, tante cose da fare, ferie ridotte al minimo e alla fine viaggio sempre in compagnia. Devo dire che per ora non ne sento il bisogno. Forse un giorno, chissà.
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infatti non deve essere un obbligo! Io quando viaggio con le persone giuste sto benissimo!! Purtroppo sono rare e non sempre si può viaggiare nello stesso periodo
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Parole sante!
Io sono una che ara ogni posto dove va fino all’ultimo d’assetto. O mi amano o mi odiano e io preferisco la prima. Quindi meglio patti chiari: se non si viaggia così ci si becca altrove. Siccome ho pochissimi soldi e adoro viaggiare, l’idea di sprecarli con gente che non ha gli stessi gusti mi fa impazzire prima del viaggio e chiamare durante…
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Sassetto non d’assetto.e schiattare non chiamare
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infatti compagnia giusta è fondamentale!!
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